Disabato, Bertola (M5S): “Cappuccetto Rosso, il lupo e Carosso il cacciatore. Dal 1800 non risultano attacchi alle persone”

“Non vorremmo mai che Cappuccetto Rosso fosse piemontese…” è la frase riferita dall’Assessore Carosso riguardo la presenza del lupo sul nostro territorio, battute sgradevoli e prive di evidenza scientifica.

In una lettera al Ministro dell’ambiente, Carosso scrive testualmente: “Purtroppo il nostro margine di azione è molto limitato perché questa specie è protetta da normative comunitarie e nazionali”. Per l’assessore lo stato di conservazione del lupo è un ostacolo che ne limita gli abbattimenti.

L’uccisione di esemplari senza conoscerne il ruolo sociale potrebbe causare la destrutturazione dei branchi con conseguenze imprevedibili. I giovani, perdendo la guida degli adulti, potrebbero rivolgere il loro interesse verso prede più facili come il bestiame.

Dal 1800 non risultano attacchi alle persone, i danni al bestiame, se risarciti per tempo, sono facilmente sostenibili da parte degli enti.
Occorre investire in adeguati sistemi di protezione per gli animali di allevamento di comprovata efficacia al posto di sparare e uccidere.

Carosso si preoccupi di dare informazioni e incentivi per gli allevatori così da mettere in sicurezza le greggi al posto di lucrare sulla paura. Per fare luce sull’argomento abbiamo chiesto l’audizione dell’Ente Parco Alpi Marittime e dei tecnici del progetto Life Wolfalps per ricevere la giusta informativa in sede di Commissione Consiliare Ambiente.

Sarah Disabato Consigliera Regionale M5S Piemonte
Giorgio Bertola, Consigliere Regionale M5S Piemonte

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