Mentre la Giunta Cirio ha mostrato tutta la propria inettitudine nella gestione dell’emergenza e il sistema sanitario piemontese collassa sotto il colpi della pandemia, la maggioranza di centrodestra che guida la nostra regione continua a concentrare i propri sforzi per soddisfare le esigenze dei cacciatori.
Doppiette importanti quanto la tutela della salute: per la Lega abbattere la fauna selvatica è uno “stato di necessità” e quindi per farlo sarà possibile aggirare tutte le norme che impediscono a tutti i comuni mortali di uscire dal proprio Comune di residenza. Siamo al paradosso, un nipote potrà andare a trovare i nonni fuori dal comune di residenza solo se dotato di fucile!
Da oggi in Piemonte quindi, nonostante i divieti previsti, sarà possibile uscire dal proprio Comune di residenza per l’attività venatoria indipendentemente dal colore della zona. Lo ha comunicato la Regione Piemonte attraverso una nota inviata alle prefetture, alle province e ai comprensori faunistici.
Questa deroga paradossale dimostra in modo ancora più limpido l’asservimento dell’amministrazione Cirio verso la lobby venatoria, soprattutto in questo delicato momento storico in cui tutti gli sforzi delle istituzioni dovrebbero essere concentrati sulla tutela della salute dei cittadini. Se Cirio e la Lega avessero dedicato alla pandemia la stessa attenzione della caccia ora il Piemonte non si troverebbe ad un passo dal baratro.
Giorgio Bertola, Consigliere Regionale M5S Piemonte
Sarah Disabato, Consigliera Regionale M5S Piemonte