Il Piemonte si è presentato completamente impreparato all’emergenza Covid. Gli effetti di questa disorganizzazione, ancora oggi, vengono pagati dai cittadini con lunghe liste d’attesa. E’ quanto emerso dalla Commissione conoscitiva, richiesta dalle opposizioni ed inizialmente ostacolata dal centrodestra.
Le criticità principali riguardano, in prima battuta, l’assenza di un aggiornato Piano regionale per la risposta alle malattie infettive, fermo addirittura al 2009. Inoltre si è assistito ad continuo rimaneggiamento della catena di comando, con una caotica creazione di gruppi di lavoro e senza una suddivisione chiara delle competenze, sommata a continui scarichi di responsabilitá sul Governo. Invece i ritardi nel traccianento, la carenza di personale e l’assenza di adeguate strutture e laboratori per il processamento dei tamponi erano interamente attribuibili alla Regione.
Questa gestione improvvisata ha avuto pesanti ripercussioni sul territorio, con ritardi e carenze nell’azione delle USCA, nella conversione dei posti letto ed enormi sprechi con la realizzazione tardiva di ospedali temporanei alle OGR ed a Torino Esposizioni.
Gli effetti della disorganizzazione vengono pagati ancora oggi dai cittadini piemontesi, con liste d’attesa infinite e molti pazienti che evitano addirittura di prenotare gli esami a causa delle lunghissime attese previste.
Sarah Disabato, Consigliera regionale M5S Piemonte