Non bastava l’autorizzazione ad accedere ai consultori, alle Asl e agli ospedali. La Giunta regionale ha deciso di fare un altro sostanzioso regalo alla propaganda anti-abortista stanziando 400mila euro destinati alle associazioni pro vita, camuffandoli da aiuti per le donne che scelgono di abortire per problemi economici.
L’Assessore Marrone continua a portare avanti una becera propaganda sul corpo delle donne nel silenzio più assoluto dei colleghi di Giunta, che dovrebbero invece chiedere maggiori risorse per il potenziamento dei Consultori e dei servizi dedicati alla salute della donna, oltre che per implementare le misure messe in campo a livello nazionale per sostenere le neo-mamme.
In un contesto in cui vengono tagliati 5 milioni di euro sui capitoli destinati al welfare riteniamo inaccettabile questo emendamento dal contenuto ideologico e moralista, volto ad affidare le donne non nelle mani di strutture adeguate con personale qualificato, ma di associazioni spesso promulgatrici di messaggi criminalizzanti nei confronti di chi sceglie di esercitare liberamente il diritto all’aborto.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte