“Fuori le associazioni antiabortiste dai consultori”. È il maxi-striscione con cui quest’oggi abbiamo ribadito a gran voce la nostra netta contrarietà alla proposta dell’assessore Marrone di regalare 400mila euro alle associazioni antiabortiste camuffandoli da aiuti per le donne che scelgono di abortire per problemi economici. Una proposta che ha portato il Piemonte sulle pagine dei giornali di tutto il mondo, per quella che a tutti gli effetti si è rivelata una figuraccia globale.
Mentre le associazioni femministe protestano fuori dal palazzo del Consiglio regionale, noi abbiamo deciso di fare la nostra parte in aula. Per noi la politica ha ancora un valore e non può scendere tanto in basso da manifestarsi, come in questo caso, come becera propaganda sul corpo delle donne. È per questo motivo che abbiamo deciso di testimoniare il nostro dissenso dicendo basta alla propaganda antiabortista, basta alle mancette alle associazioni pro vita.
La Giunta regionale è ancora in tempo per tornare sui suoi passi. Aiutare le donne in difficoltà è giusto e onorevole ma va fatto in altro modo, potenziando i Consultori e i servizi sanitari, affidando le donne a personale qualificato, prevedendo forme di sostegno diretto che passino tramite criteri oggettivi senza il coinvolgimento di altri enti o associazioni. Il tutto senza criminalizzare chi sceglie di esercitare liberamente il proprio diritto all’aborto.
È una battaglia che non siamo disposti a perdere.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte