Il Movimento 5 Stelle ha portato in Parlamento e in Regione Piemonte il disagio di buona parte degli amministratori locali, piemontesi e valdostani, sulla nomina del nuovo presidente del Parco nazionale del Gran Paradiso. In questi giorni sono state discusse due interrogazioni presentate dai deputati Ilaria Fontana e Nino Iaria a Roma e Sean Sacco e Sarah Disabato a Torino.
Il Parco nazionale più antico del nostro paese è finito nel mirino del tandem Cirio – Pichetto Fratin. Stanno imponendo il nome di Mauro Durbano (caldeggiato dalla Lega) senza alcuna condivisione con i sindaci del territorio. Uno strappo grave, che rischia di causare una profonda spaccatura.
“Abbiamo chiesto al Ministro il perché della scelta del Presidente Cirio, di non considerare l’opinione degli enti locali su una nomina così importante, che ha il compito di gestire uno dei più importanti parchi a livello nazionale” dichiarano i parlamentari Ilaria Fontana e Nino Iaria.
“Per gestire un patrimonio naturalistico così importante non servono spaccature, ma comunione d’intenti – affermano i consiglieri regionali Sarah Disabato e Sean Sacco – una figura come quella del presidente del Parco nazionale del Gran Paradiso dovrebbe essere nominata ricercando la massima condivisione. La Giunta regionale, rispondendo alla nostra interrogazione, si nasconde dietro formalismi, ma non fornisce una giustificazione reale. Auspichiamo venga finalmente aperto un confronto degno di questo nome con le comunità locali. Su questa vicenda continueremo a mantenere alta l’attenzione ad ogni livello istituzionale”.