M5S: PIEMONTE OCCUPI LA PRIMA FILA PER ACCEDERE AI FONDI DEL “GREEN NEW DEAL” EUROPEO. FINE DEGLI ALIBI PER CIRIO, INQUINAMENTO CALA SE APPLICATE AZIONI PREVISTE DALL’ACCORDO DEL BACINO PADANO.

Il Piemonte occupi un posto in prima fila per accedere ai fondi destinati al “Green New Deal Europeo”, circa 1000 miliardi di investimenti per la riconversione economica e ambientale delle aree più inquinate. Cirio e la sua Giunta lavorino, insieme al Governo nazionale, per accedere ad almeno un miliardo di fondi utili a fronteggiare l’emergenza smog.

Per l’amministrazione regionale gli alibi stanno finendo. Il Governo si è infatti già mosso annunciando di lavorare ad un piano ambizioso da 850 milioni di euro. Il Decreto clima voluto dal ministro all’Ambiente Costa, e approvato a fine 2019, stanzierà 450 milioni in tre anni per il contrasto allo smog, per favorire la mobilità pulita e i trasporti pubblici locali, per la mobilità elettrica e la riforestazione urbana. Altri 400 milioni saranno utilizzati per l’eliminazione del carbone dal nostro mix energetico e per incentivare la micromobilità elettrica.

Tutelare la salute dei cittadini dovrebbe essere la priorità assoluta per ogni classe politica e dirigenziale, di ogni ordine e colore. In attesa dei fondi per le politiche strutturali si applichino quindi tutte le azioni previste nell’accordo di programma per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano (firmato da 4 regioni del Nord Italia). I report di ARPA che mostrano le concentrazioni giornaliere di PM10 a supporto del protocollo operativo antismog (http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi-ambientali/aria/aria/semaforo-qualita-dellaria-pm10) certificano infatti che i blocchi delle motorizzazioni diesel, benché non risolutivi, incidono comunque sul 10-15% delle concentrazioni del PM10 nell’aria delle nostre città.

Giorgio Bertola, Consigliere regionale M5S Piemonte
Sarah Disabato, Consigliera regionale M5S Piemonte

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