Azienda zero, una legge che crea confusione nella sanità piemontese e non apporta alcun valore aggiunto. Oggi il Consiglio regionale ha approvato questo provvedimento targato Lega che, di fatto, va a creare un doppione dell’assessorato regionale alla Sanità e introduce non pochi elementi di caos nella governance del sistema sanitario.
Nonostante un pessimo impianto legislativo iniziale, siamo riusciti a far recepire nel testo alcuni miglioramenti per evitare di estromettere completamente il Consiglio regionale e la Commissione Sanità dai percorsi decisionali sulla Azienda zero. Nella forma iniziale della legge, infatti, ogni potere veniva assegnato alla sola Giunta regionale. Le perplessità, tuttavia permangono. Sono stati gli stessi operatori della sanità piemontese, auditi in Commissione regionale, a mettere in luce le enormi criticità di questa operazione che prevede l’introduzione di un nuovo ente verticistico, dai contorni e dalle competenze non ben definite.
La pandemia ha evidenziato le criticità e la debolezza della medicina territoriale. Questa legge non contribuirà di certo a risolvere i problemi principali della nostra sanità regionale, come ad esempio le interminabili liste di attesa e la carenza cronica di medici.
Sarah Disabato, Consigliera regionale M5S Piemonte