SACCO – DISABATO (M5S): “SMART WORKING, GIUNTA FERMA AL SECOLO SCORSO. TORNARE INDIETRO DETERMINEREBBE COSTI MAGGIORI PER LA PA E MINORE SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE”

Su smart working e lavoro agile la Giunta Cirio resta ferma al secolo scorso. Le parole dell’assessore Gabusi pronunciate oggi in Commissione riportano indietro le lancette dell’orologio di decenni, ad una visione del mondo del lavoro ormai superata dalla storia.

Secondo la Giunta Cirio i dipendenti regionali dovrebbero “socializzare” di più e soprattutto dovrebbero avere l’obbligo di spostarsi per lavorare, altrimenti potrebbero determinarsi tagli sul trasporto pubblico locale. Affermazioni surreali e non supportate nemmeno dallo straccio di un dato, di un numero o un’indagine. Parole dettate dall’ideologia, figlia di un certo modo di vedere il lavoro, bloccato agli anni ’80 del secolo scorso.

La realtà è ben diversa, tutto il mondo del lavoro (in larga parte privato) si sta orientando verso nuove modalità di impiego. Il lavoro, infatti, viene sempre più valutato in base agli obiettivi raggiunti ed ai risultati concreti ottenuti. Non certo alle ore passate in ufficio, che non sono indicative della qualità o quantità del lavoro svolto, oppure al minuto in cui è stata bollata la cara e vecchia “cartolina”.

Molte amministrazioni pubbliche (tra le quali parecchie regioni) si sono già mosse per sostenere questo metodo di impiego che permette alla PA di risparmiare ingenti risorse, ai dipendenti di conciliare al meglio gli impegni familiari con il lavoro ed inoltre determina un minore impatto ambientale per la riduzione degli spostamenti.

Lo stesso Consiglio regionale del Piemonte è stato il primo in Italia ad organizzare la propria attività da remoto ed estendendo tale modalità a circa l’87% dei dipendenti. Una sperimentazione, avviata con la pandemia, senz’altro positiva, che ha fatto registrare (secondo i dati forniti dai sindacati) un aumento delle prestazioni lavorative a fronte di ingenti risparmi per la pubblica amministrazione (straordinari e buoni pasto). Risorse che potrebbero essere destinate alle fasce che, più di altre, hanno subito gli effetti della pandemia.

Sean Sacco, Capogruppo regionale M5S Piemonte
Sarah Disabato, Consigliera regionale M5S Piemonte

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