La scelta sulle modalità di utilizzo dei fondi PNRR per la sanità territoriale del Piemonte non può avvenire con una presa d’atto di una semplice delibera di Giunta. E’ necessario e doveroso un confronto più ampio con amministratori locali, rappresentanze sindacali ed associazioni di ambito sanitario e socio sanitario. E’ quanto abbiamo ribadito oggi in Commissione regionale sanità, dove sono state illustrate le linee della Giunta regionale per i nuovi ospedali di comunità, case di comunità e le sedi di centrali operative territoriali.
Abbiamo quindi chiesto formalmente che vengano previste, al più presto, audizioni in Commissione regionale rivolte tutti quei soggetti che, fino ad ora, non sono stati coinvolti a dovere nella stesura di questo fondamentale piano mirato a potenziare la sanità territoriale piemontese.
Da tempo si parla di questa importante riforma della sanità territoriale, possibile si debba arrivare all’ultimo minuto con un documento ampiamente da approfondire, a pochi giorni dalla scadenza dei termini di consegna al Governo? Questa non è condivisione.
Senza un maggiore coinvolgimento, aumenta inevitabilmente il rischio di generare disagi e disparità sul territorio. Pensiamo, ad esempio, alla mancata previsione di un ospedale di Comunità a Settimo Torinese, che sta creando non poche frizioni con le amministrazioni locali della cintura nord est del capoluogo.
Intanto un’importante fetta di provincia torinese, coincidente con i territori dell’ASL To5, attende risposte sul nuovo ospedale. Il tema non è oggetto della delibera, ma pensiamo che la Giunta debba fornire chiarimenti dopo mesi di tentennamenti.
Sarah Disabato, Consigliera regionale M5S Piemonte