Oggi il Consiglio regionale ha dato via libera all’indecente proposta dell’assessore Marrone di regalare 400mila euro alle associazioni antiabortiste camuffandoli da aiuti per le donne che scelgono di abortire per problemi economici. Una proposta di cui non condividiamo una virgola, un vero e proprio attacco nei confronti delle donne, dei loro diritti e dell’autodeterminazione.
La Giunta dovrebbe occuparsi dell’abbattimento delle rette dei nidi. Dell’incremento dei servizi della prima infanzia. Dei problemi occupazionali delle donne, che sono le prime danneggiate in termini di licenziamenti durante la pandemia. Di implementare le misure già previste a livello nazionale, come l’assegno unico, il bonus nido o il reddito di cittadinanza, osteggiato da Fratelli d’Italia ma definito indispensabile da Save the Children per 426 mila famiglie in condizione di povertà e minori a carico. Interventi che avrebbero aiutato in modo strutturale le le donne e le famiglie.
Questa Giunta, invece, ha deciso di regalare 400mila euro alle associazioni pro vita, asserendo di voler aiutare 100 donne nel percorso di libera scelta. Per noi si tratta di una misura dannosa, discriminatoria e inutile. Lo è per i giornali di tutto il mondo che hanno riportato la notizia, con sdegno. E per le associazioni e le donne che sono scese in piazza appena una settimana fa, mentre in aula davamo battaglia per cercare di far ritornare la Giunta sui propri passi.
Un piccolo contributo, la promessa di qualche pannolino gratis, non è risolutivo. Servono, l’abbiamo detto e lo ripetiamo, interventi sull’occupazione, sui servizi per le donne e la prima infanzia, oltre al potenziamento dei consultori.
L’assessore fa finta di interessarsi alla causa ma se ne occupa nel modo sbagliato, esattamente come chi, nella Lega, aveva contrastato la misura per poi, con una giravolta, decidere di votare a favore. A pagare saranno, ancora una volta, le donne piemontesi.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte