Risposte evasive e menefreghismo. È quanto abbiamo ricevuto questo pomeriggio in Consiglio regionale dalla Giunta Cirio, discutendo la nostra interrogazione sulla possibilità di esercitare il diritto all’aborto all’ospedale di Ciriè e negli ospedali di tutto il Piemonte.
Fino a gennaio di quest’anno tutti i ginecologi in organico a Ciriè si dichiaravano obiettori di coscienza. Una situazione di una gravità inaudita che rendeva impossibile alle donne ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza, se non spostandosi negli altri ospedali dell’AslTo4, Ivrea e Chivasso, con difficoltà notevoli in situazioni di per sé già di grande fragilità. Il tutto rendendo di fatto totalmente inapplicata la legge 194, una conquista di civiltà che negli ultimi tempi abbiamo visto osteggiata in modo preoccupante da venti liberticidi.
Nelle scorse settimane la direzione dell’AslTo4 ha deciso di intervenire, dichiarando che da metà febbraio, tramite una riorganizzazione dei servizi, avrebbe garantito alle donne che scelgono di abortire di poterlo fare, sia chirurgicamente sia con la pillola RU486, anche a Ciriè. Oggi abbiamo chiesto chiarimenti, ma non ne abbiamo ricevuti. L’assessore Icardi, cronicamente assente in aula quando si tratta di rispondere alle interrogazioni, ci ha fatto sapere che adesso l’interruzione di gravidanza è possibile anche a Ciriè, ma non ha chiarito le modalità e non ha dato nessun tipo di garanzia. Abbiamo chiesto quanti ginecologi siano stati inseriti nell’organico, ma non abbiamo ricevuto risposta. Non sappiamo quindi quanto questo diritto sia effettivamente garantito e non possiamo concordare con chi gioiosamente bolla il problema come “superato”. Intanto attendiamo ancora una risposta dalla Giunta ad una nostra interrogazione sull’applicazione della legge 194 in Piemonte…
Sul diritto all’aborto serve chiarezza, servono risposte certe e prese di posizione nette. Il Movimento 5 Stelle vigilerà affinché l’interruzione volontaria di gravidanza venga sempre garantita in tutti gli ospedali piemontesi.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte