“La Regione Piemonte comunica che l’Associazione ProVita&Famiglia ha rinunciato all’uso della Sala della Trasparenza come sede del proprio evento in programma il 26 settembre”. Con questa nota arrivata ieri sera, lunedì 19 settembre, si è chiusa la triste vicenda della concessione degli spazi di Piazza Castello per un convegno antiabortista che avrebbe previsto la partecipazione dell’Assessore Marrone e di un medico sospeso dall’Ordine e condannato per diffamazione nei confronti della comunità Lgbt+.
Ieri sono stata ricevuta dal Presidente Alberto Cirio, insieme ad una delegazione della rete Più di 194 voci.
Abbiamo espresso la nostra contrarietà sull’utilizzo della Sala Trasparenza della Regione da parte dell’associazione ProVita, già nota per la propaganda ideologica sul tema dell’aborto e per l’affissione di manifesti con i quali vengono colpevolizzate le donne che decidono di esercitare il diritto sancito dalla legge 194. Come se non bastasse, la partecipazione della dott.ssa De Mari, conosciuta per le sue posizioni antiscientifiche e per la condanna per diffamazione ai danni della comunità lgbt+, avrebbe danneggiato l’immagine dell’ente.
Alla luce di quanto avvenuto ieri, ed in totale sincerità, ringrazio il Presidente Cirio per averci ascoltate.
Sono certa abbia compreso la nostra preoccupazione e le nostre ragioni.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte