Anche la Corte dei Conti boccia la politica dei medici gettonisti negli ospedali. Oggi, in Consiglio regionale, abbiamo incontrato una delegazione della sezione regionale di controllo della Corte per un approfondimento sulle norme finanziarie delle leggi regionali e sull’impiego dei fondi del PNRR sul territorio. Dall’incontro è emersa, tra l’altro, l’importanza di superare l’utilizzo delle cooperative dei medici gettonisti nelle strutture sanitarie. Un tema che il Movimento 5 Stelle ha rimarcato più e più volte negli ultimi mesi e sul quale si rendono necessari passi in avanti. Il problema resta la mancanza di una seria capacità di programmazione delle politiche sulla salute. Sulla sanità il Centrodestra piemontese vive alla giornata e con i gettonisti il sistema sanitario è lasciato allo sbando: i costi esorbitanti delle cooperative non sono più sostenibili dalle Asl, è impossibile instaurare un rapporto continuativo tra medici e pazienti, gli ospedali non possono tenere sotto controllo le lunghezze dei turni di lavoro e, al contempo, non è assicurata la selezione del personale maggiormente qualificato. Con il ricorso ai gettonisti la salute dei piemontesi è lasciata in mano al privato. È fondamentale un ritorno al pubblico per offrire ai cittadini della nostra Regione un sistema sanitario degno di questo nome.
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte